Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post, i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 256
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 febbraio 1941:
Sul fronte greco, nel settore dell’11a Armata, sono continuati per tutta la giornata di ieri aspri combattimenti, durante i quali il nemico ha subito perdite molto elevate, senza spostare le nostre linee. Anche le nostre perdite sono state sensibili. Le nostre formazioni aeree hanno cooperato durante tutta la giornata con le nostre truppe nel campo tattico, bombardando e mitragliando i reparti nemici. Squadriglie del Corpo Aereo Tedesco hanno effettuato azioni di bombardamento sulle retrovie e sulle basi logistiche del nemico, in Cirenaica. Nell’Egeo, aerei nemici hanno sorvolato le isole del Possedimento, lanciando bombe incendiarie e dirompenti. Nell’Africa orientale, sul fronte eritreo, azioni di carattere locale.
Sul fronte del Kenia, una nostra colonna ha volto in fuga carri armati ed automezzi nemici. Nel basso Giuba, violenti attacchi nemici per forzare il fiume, sono stati respinti. Dopo avere completamente ostruito il porto, le nostre truppe somale di copertura hanno evacuato la base di Chisimaio, nel cui settore si continua a combattere. L’Aeronautica dell’Impero, per il contributo di ardire e di sangue dato generosamente dall’inizio delle operazioni e particolarmente per l’audacia e il sacrificio prodigati nel cielo delle recenti battaglie, si è meritata l’ammirazione del Popolo Italiano.
- Bollettino n. 627
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 febbraio 1942:
Nella zona a sud – est di Mechili scontri fra opposti elementi esploranti: una diecina di mezzi blindati nemici sono stati distrutti. Unità aeree italiane e tedesche hanno bombardato la piazza di Tobruk e un campo di aviazione presso Marsa Matruh, mitragliato e spezzonato notevoli autotrasporti di truppe e di rifornimenti; accertate sensibili perdite avversarie in uomini e materiali. Quattro nostri caccia, impegnati in azioni precedenti, non sono ritornati. Per una incursione aerea ieri subita da Bengasi, alcuni fabbricati hanno riportato danni non gravi.
Gli aeroporti di Malta sono stati nuovamente ed efficacemente bombardati da velivoli germanici; in duello aereo un apparecchio Wellington è stato abbattuto.
Un incrociatore inglese della classe « Cairo » (4300 t.), segnalato come danneggiato dall’azione di un nostro aerosilurante contro il convoglio di cui al bollettino n. 624, risulta successivamente affondato.
- Bollettino n. 999
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 febbraio 1943:
In Tunisia le truppe dell’Asse hanno occupato altre posizioni nemiche, respingendo poi un contrattacco avversario, appoggiato da mezzi corazzati.
Nel cielo tunisino 4 aerei nemici venivano abbattuti: 3 dal tiro di reparti terrestri, uno dalla caccia.
A nord di Algeri velivoli germanici attaccavano un convoglio scortato, affondando un piroscafo di 8.000 tonnellate e danneggiandone un altro di eguale stazza.
Aeroplani americani hanno lanciato bombe dirompenti ed incendiarie su Cagliari, Quartu S. Elena e Gonnosfanadiga, causando gravi danni ad abitazioni civili e vittime fra la popolazione: sono stati finora segnalati 100 morti e 235 feriti. Attaccati dai nostri cacciatori, 3 dei velivoli incursori precipitavano presso Sanassi, nei dintorni di Maramines ed a ponente dell’isola di S. Pietro; 12 aviatori, lanciatisi con il paracadute, venivano catturati.
Al largo di Catania uno Spitfire, centrato dal fuoco di un nostro bombardiere, cadeva in mare.
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