Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando nello stesso post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 223
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 16 gennaio 1941:
Sul fronte greco, attacchi dell’avversario sono stati respinti da pronta reazione delle nostre truppe.
In Cirenaica, consueta attività di artiglieria sul fronte di Tobruk e di nostre colonne celeri nella zona di Giarabub. Nostri aerei hanno bombardato rotabili, posti di rifornimento ed apprestamenti nemici a sud – est di Tobruk. Un aereo nemico in ricognizione su Tobruk è stato abbattuto dalla difesa contraerea della R. Marina.
Nell’Africa orientale qualche azione di artiglieria sul fronte del Sudan. E’ stata colpita dalla nostra aviazione la base di Porto Sudan. Il nemico ha effettuato un’incursione aerea su Assab arrecando lievi danni.
Un nostro sommergibile comandato dal capitano di corvetta Mario Spano, ha silurato nel Mediterraneo, nella notte tra il 10 e l’11 corrente, un incrociatore leggero nemico. Altro nostro sommergibile comandato dal capitano di corvetta Vittore Raccanelli ha affondato nell’Atlantico il piroscafo inglese Ardabham di 5.000 tonnellate.
Nella notte dal 15 al 16, aerei nemici hanno bombardato Catania, recando pochi danni e causando alcune vittime e qualche ferito.
- Bollettino n. 593
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 16 gennaio 1942:
Proseguono i combattimenti nella regione di Sollum – Halfaya. Attività delle opposte artiglierie nella Cirenaica occidentale. Numerose azioni condotte dall’arma aerea italiana e tedesca hanno inflitto ieri al nemico perdite rilevanti: colonne e ammassamenti di truppe mitragliati e dispersi, molti mezzi corazzati e motorizzati colpiti e distrutti, parecchi velivoli bruciati o danneggiati al suolo, tre Hurricane abbattuti.
Il martellamento dei porti e degli aerodromi di Malta é pure continuato: navi alla fonda sono state attaccate e colpite, batterie centrate, distruzioni e incendi di vaste proporzioni causati dal tiro dei bombardieri dell’Asse.
In operazioni di più vasto raggio nel Mediterraneo centrale e orientale, velivoli germanici hanno bombardato gli obiettivi militari del porto di Alessandria.
- Bollettino n. 966
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 16 gennaio 1943:
Alle azioni aeree degli scorsi giorni sono seguite, sul fronte sirtico aspri combattimenti terrestri nel corso dei quali le unità britanniche attaccanti venivano contenute e respinte in dura prolungata lotta; trentacinque carri armati nemici risultano distrutti.
In Tunisia, elementi avversari, appoggiati da mezzi blindati, erano costretti a ripiegare, a seguito di vivaci scontri.
In entrambi i settori della battaglia le aviazioni italiana e germanica sono intervenute con successo, bombardando centri delle retrovie e basi portuali, mitragliando colonne in marcia e in sosta, intercettando con successo le formazioni dell’opposta aeronautica.
Tre apparecchi sono stati abbattuti da cacciatori italiani, tredici da quelli tedeschi; molti altri incendiati o danneggiati al suolo. Incursioni su Tripoli non hanno provocato danni di rilievo: sono segnalati tre morti e cinque feriti fra la popolazione libica; due bombardieri precipitavano sotto il tiro delle artiglierie della difesa. Alcune bombe venivano pure sganciate sull’isola di Lampedusa e su Gela, le cui batterie contraeree centravano e distruggevano ciascuna un velivolo.
Due nostri aerei non hanno fatto ritorno dalle operazioni della giornata.
Nella notte sul 16 la torpediniera Perseo, al comando del tenente di vascello Saverio Marotta, mentre navigava in servizio di protezione del traffico, è stata attaccata da tre grossi cacciatorpediniere nemici. Li ha audacemente affrontati silurandone uno e sebbene colpita e con incendio a bordo, è riuscita a rientrare alla base.
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