Con la legge n. 31 del 14 gennaio 1923, re Vittorio Emanuele III decretava la nascita della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Essa nasceva dall’esigenza del Partito Nazionale Fascista, appena giunto al potere, al seguito della “marcia su Roma” del precedente 28 ottobre 1922, di irregimentare le squadre d’azione trasformandole in una vera e propria milizia riconosciuta dallo Stato anche se i suoi reparti giurarono almeno all’inizio fedeltà solo al Capo del Governo, in contrasto con l’obbligo di giuramento al sovrano.
14 gennaio 1923, viene istituita la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
La M.V.S.N, verrà sciolta ufficialmente dal governo Badoglio il 9 dicembre 1943, anche se molti dei suoi reparti schierati nell’Italia settentrionale e centrale, in Francia e nei Balcani avevano già aderito alla Repubblica Sociale Italiana, venendo poi assorbiti l’8 dicembre 1943 dalla Guardia Nazionale Repubblicana. Nella sua storia la Milizia prese parte alle guerre d’Etiopia, di Spagna e a tutte le campagne della seconda guerra mondiale lamentando oltre 14 mila caduti. Ai suoi valorosi reparti verranno assegnati 20 Ordini militari di Savoia e 57 conferimenti alla Bandiera mentre le onorificenze individuali saranno di 90 Medaglie d’Oro, 37 ricompense al Valor militare, 1232 Medaglie d’Argento, 2421 Medaglie di Bronzo e 3658 Croci di Guerra.