Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 194
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 dicembre 1940:
Nella zona di frontiera cirenaica le truppe nemiche, per il logorio e le perdite subite, hanno rallentato nella giornata di ieri — nona della grande battaglia — la loro pressione. Le nostre artiglierie hanno efficacemente battuto reparti di mezzi meccanizzati nemici, mentre le nostre formazioni aeree hanno bombardato unità corazzate più lontane. L’incrociatore nemico silurato dinanzi a porto Bardia, di cui al bollettino n. 193, è stato visto capovolgersi ed affondare. Gli aerosiluranti affondatori erano al comando del capitano pilota Grossi e del tenente pilota Barbani, coadiuvati dagli osservatori tenenti di vascello Marazio e Riva. Nostri apparecchi hanno bombardato navi da guerra inglesi presentatesi davanti a Porto Bardia. La aviazione da caccia avversaria ha contrastato l’azione dei nostri bombardieri, che hanno abbattuto un apparecchio Gloster. Nostre formazioni da caccia, di scorta ai bombardieri, hanno impegnato combattimento con la caccia nemica: un Hurricane é stato abbattuto; un nostro apparecchio da caccia non é rientrato. Dei cinque apparecchi nazionali che nel bollettino n. 193 erano stati dati come perduti, due hanno fatto rientro alla base. Fra i tre apparecchi che si possono ritenere definitivamente perduti é anche quello del colonnello Aramu, due volte Atlantico, bombardiere di eccezione, che alla testa dello stormo aveva diretta l’azione. Nella giornata del 16 sono stati abbattuti 5 caccia inglesi.
Sul fronte greco, nel settore dell’11a Armata, si sono svolti aspri combattimenti. Nostre formazioni da caccia hanno effettuato efficaci azioni di mitragliamento su concentramenti di truppe nemiche. In Egeo, nella mattinata di ieri, aerei nemici hanno lanciato alcune bombe su Rodi e Stampalia.
In Africa orientale, nostre formazioni aeree hanno effettuato un’azione notturna sui campi di Erkowit, Sabt e Summit, sorprendendoli in piena attività: sono stati spezzonati una diecina di apparecchi al suolo. Una nostra formazione da bombardamento ha eseguito un’efficace azione notturna sugli impianti portuali e sui depositi di nafta di Porto Sudan. Durante il volo di rientro un apparecchio, per il cattivo tempo, era costretto ad atterrare in territorio nemico; riusciva però a ripartire rientrando incolume alla base. Altre azioni da bombardamento venivano effettuate dai nostri reparti sulla stazione ferroviaria di Ghedaref e sugli apprestamenti difensivi di Otrub e Monte Rejan. Durante la giornata, ad ondate successive, formazioni da bombardamento hanno ripetuto l’azione sulla base aerea, il porto e il deposito di nafta di Porto Sudan; quattro velivoli nemici sono stati sicuramente distrutti al suolo; gli impianti portuali e i depositi di nafta sono stati danneggiati in maniera evidente: grandi colonne di fumo erano visibili a distanza. Una nostra formazione attaccata da sette velivoli da caccia ne abbatteva due; un nostro velivolo non è rientrato. Nei pressi di el Uasch la nostra aviazione ha bombardato e spezzonato mezzi meccanizzati nemici; un apparecchio non è rientrato.
- Bollettino n. 564
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 dicembre 1941:
Fanterie e carri armati nemici hanno inutilmente attaccato la piazza di Bardia.
Sul fronte di Sollum intensa attività di artiglierie.
Unità corazzate italiane e tedesche hanno decisamente arrestato forti formazioni blindate spintesi contro il nostro schieramento nella regione di Ain el Gazala. In violente azioni di contrattacco si sono particolarmente distinti reparti della divisione Brescia.
Tentativi d’infiltrazione di elementi motorizzati nemici sono stati egualmente stroncati: automezzi ed equipaggi catturati. Nostre forze aeree hanno anche ieri bombardato concentramenti di truppe e di mezzi; presso El Agheila un Hurricane, colpito, si è infranto al suolo.
Incursioni di velivoli avversari sopra villaggi del Gebel hanno causato la morte di alcuni indigeni.
Su Taranto, nella tarda sera del 16, è stata sganciata qualche bomba, senza conseguenze.
Un nostro sommergibile, con a bordo anche 22 ufficiali inglesi prigionieri, non ha fatto ritorno alla base.
Bollettino n. 937
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 18 dicembre 1942:
Continuano nella Sirtica i combattimenti delle opposte forze motocorazzate.
Puntate avversarie di mezzi blindati leggeri che tentavano di intercettare nostre unità in movimento verso ovest sono state stroncate: abbiamo catturato 5 camionette e fatto alcuni prigionieri. Elementi esploranti hanno svolto intensa attività in Tunisia dove colonne motorizzate nemiche sono state battute da formazioni aeree italiane e tedesche; in duelli con la caccia germanica l’aviazione anglo – americana perdeva 5 apparecchi; 2 altri erano distrutti da cacciatori nel cielo di Tunisi.
Nonostante le sfavorevoli condizioni atmosferiche, il porto di Philippeville è stato attaccato con buoni risultati da nostri bombardieri. Un’incursione di aeroplani britannici sull’isola di Lampedusa causava 2 morti e 6 feriti fra la popolazione e lievi danni; un Bristol Blenheim e un Curtiss risultano abbattuti, un ufficiale pilota catturato.
Un nostro velivolo non ha fatto ritorno dalle operazioni della giornata. Nel corso delle operazioni di scorta ai rifornimenti per l’Africa una nostra silurante è andata perduta.
Parte dell’equipaggio è stata salvata. Le famiglie degli scomparsi sono state informate.
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