Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 193
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 17 dicembre 1940:
La ottava giornata di battaglia nella zona desertica del fronte cirenaico si è svolta con un accanimento non inferiore a quello delle precedenti giornate. La nostra aviazione, malgrado il tempo proibitivo, non ha rallentato la sua attività, in concorso alla resistenza delle truppe e con le sue formazioni da caccia e da bombardamento ha fortemente logorato il nemico. Sul mare, nostri aerosiluranti hanno colpito con due siluri un incrociatore da 6000 tonnellate che aveva bombardato Bardia. Cinque nostri apparecchi non sono rientrati.
Sul fronte greco, calma nel settore della 9a Armata, aspri combattimenti in quello dell’11a. Nei combattimenti dei giorni scorsi si sono particolarmente distinti il reggimento Granatieri e il reggimento Lancieri di Milano. In Africa orientale, sul fronte del Sudan, attività di pattuglie e di artiglierie. Nella mattina di ieri un aereo nemico che tentava di bombardare Dire Daua è stato abbattuto dalla nostra caccia levatasi in volo all’allarme. Durante l’incursione nemica di cui al bollettino n. 191, un nostro caccia ha abbattuto in fiamme un Wellesley.
- Bollettino n. 563
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 17 dicembre 1941:
Contro la piazza di Bardia ed i capisaldi di Sollum l’avversario ha rinnovato vivaci concentramenti di fuoco.
Aspri attacchi e contrattacchi sono continuati nella zona di Ain el Gazala durante la giornata di ieri; il nemico alimenta senza tregua la battaglia con nuove forze.
I prigionieri fatti nei combattimenti ieri segnalati superano gli 800; il bottino comprende alcune decine di cannoni e oltre un centinaio tra carri armati, autoblindo, mezzi motorizzati. Formazioni italiane e tedesche da bombardamento in picchiata hanno ripetutamente battuto, con visibili risultati, concentramenti di truppe e di automezzi; in tentativi d’incursione su Derna e Bengasi, tre velivoli sono stati incendiati dalle artiglierie contraeree.
Alcune bombe sganciate su Argostoli (Grecia) non hanno arrecato danni.
Nella notte sul 17 sono state bombardate Brindisi e Catania: nessuna vittima, qualche fabbricato danneggiato; la difesa contraerea di Catania ha distrutto un apparecchio.
Aerei italiani e germanici hanno bombardato a più riprese obiettivi militari dell’isola di Malta.
Bollettino n. 936
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 17 dicembre 1942:
Tentativi avversari di ostacolare i preordinati movimenti delle unità dell’Asse nella Sirtica sono falliti dopo violenti combattimenti nel corso dei quali abbiamo preso prigionieri e catturato materiali. Nelle regioni predesertiche del sud libico reparti sahariani disperdevano gruppi nemici distruggendo alcune camionette e facendo qualche prigioniero; autoblindo britanniche venivano pure mitragliate ed incendiate da nostri cacciatori.
L’aviazione germanica ha condotto azioni di bombardamento contro le basi aeroportuali algerine occupate dalle forze anglo – americane ed ha agito con particolare intensità sulle attrezzature di Philippeville. Tre velivoli risultano abbattuti in combattimento dalla caccia tedesca.
Incursioni aeree hanno causato perdite alle popolazioni di Sfax e di Tunisi: tre degli apparecchi attaccanti sono precipitati nei pressi di quest’ultima città colpiti dalle artiglierie della difesa.
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