Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 188
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 12 dicembre 1940:
Sul fronte greco, qualche sporadico tentativo di attacco nemico è meato nettamente respinto. Abbiamo catturato prigionieri e armi automatiche. Le nostre forze aeree, malgrado le condizioni proibitive del tempo, hanno effettuato azioni di bombardamento su concentramenti di truppe in zona Borova e su piroscafi alla fonda nel golfo di Patrasso.
In Africa settentrionale le operazioni sono tuttora in corso. Anche nella giornata di ieri si sono svolti accaniti combattimenti ad ovest di Sidi el Barrani, nella zona di Bugbug. Le perdite in mezzi e uomini inflitte al nemico sono considerevoli. Anche le nostre sono sensibili. Nel combattimento aereo di cui è stata data notizia col bollettino n. 186 gli aerei nemici abbattuti, anziché quattro, sono tredici schiacciati al suolo e accertati. Sette nostri velivoli non sono rientrati.
In Africa orientale, attività di piccoli reparti: al confine sudanese una nostra pattuglia ha sorpreso e annientato un posto nemico. In zona Tessenei (Eritrea) un tentativo nemico di infiltrazione, condotto con qualche carro armato e cinque autoblindo, è stato arrestato e respinto dalle nostre truppe e dalle nostre artiglierie anticarro. Un nostro aereo in ricognizione, attaccato da sette caccia nemici, ne abbatteva uno in fiamme e rientrava incolume. Un incrociatore inglese presentantosi davanti a Chisimaio ha sparato alcuni colpi contro la città senza provocare danni; veniva a sua volta colpito dalle nostre batterie costiere. Aerei nemici hanno bombardato le zone di Hargheisa e di el Uak nella Somalia ex britannica.
- Bollettino n. 558
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 12 dicembre 1941:
Nella Marmarica proseguono i combattimenti ad ovest di Tobruk. Nuovi forti attacchi nemici, appoggiati da carri armati, sono stati respinti.
Intorno a Sollum e Bardia si è intensificata la azione delle opposte artiglierie.
Stukas e Picchiatelli hanno a più riprese bombardato concentramenti di mezzi meccanizzati ed autocolonne nella zona di Bir Hacheim. In combattimenti aerei la caccia germanica ha abbattuto 6 velivoli. La formazione navale che il giorno 10 aveva bombardato Derna è stata ancora raggiunta da aerei tedeschi che hanno colpito nuovamente con bombe un incrociatore ed un cacciatorpediniere.
Nel Mediterraneo centrale 2 apparecchi avversari sono stati distrutti dalla nostra caccia; durante un tentativo d’incursione sulla baia di Argostoli un terzo aereo è stato fatto precipitare da quella difesa contraerea. Un nostro velivolo non è rientrato.
La mattina dell’11 un incrociatore e due CC.TT. nemici hanno ripetuto il cannoneggiamento di Derna; alcuni colpi sono caduti di nuovo sull’ospedale Principe di Piemonte: danni di poca entità. Le batterie della R. Marina hanno aperto il fuoco sull’incrociatore che si presume colpito.
Un’incursione aerea su Bengasi, nella notte dal 10 all’11, ha causato tre vittime e nessun danno.
Nostri apparecchi hanno bombardato la base navale di La Valletta (Malta).
Le operazioni per il ricupero dei prigionieri britannici imbarcati sul piroscafo silurato, di cui al bollettino del giorno 10, hanno consentito il salvataggio di circa 1.800 uomini tra i quali un certo numero di feriti.
Bollettino n. 931
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 12 dicembre 1942:
In Cirenaica una puntata di mezzi corazzati avversari é stata decisamente respinta. Aerei britannici, nel corso di tentate azioni di mitragliamento e spezzonamento sulle nostre linee, venivano intercettati dalla caccia germanica che senza proprie perdite distruggeva 7 apparecchi; un altro precipitava al suolo colpito da artiglierie di unità terrestri.
Nel settore tunisino, in rinnovati combattimenti di carattere locale, abbiamo esteso la nostra occupazione.
Una formazione di nostri bombardieri ha condotto un forte attacco notturno contro i porti di Bona e Philippeviille centrandone depositi e banchine; navi alla fonda sono state pure danneggiate dall’aviazione tedesca.
Sul mare Ionio velivoli avversari erano affrontati da nostri cacciatori e costretti ad invertire la rotta.
Il nemico ha compiuto nel tardo pomeriggio di ieri una nuova incursione su Napoli provocando danni sensibili nella zona portuale e nel centro della città. Le perdite accertate fra la popolazione civile sono di 57 morti e 138 feriti. Nostri cacciatori levatisi in volo abbattano tre quadrimotori, dei quali uno precipitava in aperto mare a sud di Capri, un altro nel Golfo di Castellammare di Stabia ed il terzo nei pressi di Vallo di Lucania; i dieci aviatori statunitensi componenti l’equipaggio di quest’ultimo sono stati fatti prigionieri. Due altri velivoli risultano abbattuti dalle batterie contraeree validamente intervenute. Un nostro caccia è andato perduto e il pilota è rimasto gravemente ferito.
Alcune bombe venivano sganciate la notte scorsa nel territorio della provincia di Frosinone, nei dintorni di Torino e nella Valle d’Aosta. A Torino le artiglierie della difesa hanno centrato un apparecchio che e caduto presso Fossano (Cuneo): un sottufficiale dell’equipaggio è stato catturato. Lievissimi i danni.
Nel Mediterraneo un nostro sommergibile attaccava una squadra navale nemica composta di due incrociatori e due cacciatorpediniere colpendo un incrociatore.
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