Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno successivo all’entrata in guerra fino all’8 settembre 1943, giorno della dichiarazione dell’Armistizio con gli Alleati, per un totale di 1.201 comunicati.
Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 146
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 31 ottobre 1940:
Le nostre unità proseguendo l’avanzata nell’Epiro hanno raggiunto il fiume Kalamas in vari punti. Le sfavorevoli condizioni atmosferiche e le interruzioni create dal nemico in ritirata non rallentano il movimento delle nostre truppe. La nostra aviazione, superando le condizioni atmosferiche proibitive e la vivace reazione contraerea avversaria, ha bombardato il porto di Patrasso colpendo piroscafi nemici carichi di truppe, la base di Lepanto, baraccamenti di truppe greche al passo Metzovo ed importanti apprestamenti e nodi stradali nella valle del Kalamas. Un velivolo nemico attaccato dalla nostra caccia è stato abbattuto. Un nostro velivolo non è rientrato.
Nell’Africa orientale una colonna meccanizzata nemica, spintasi verso Gadurra (confine Kenia), è stata respinta con perdite per il nemico; da parte nostra nessuna perdita. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Buna, Massaua, Lugh Ferrandi, Cheren, Berbera, causando complessivamente cinque morti e sedici feriti, tredici dei quali tra la popolazione indigena; altre incursioni aeree su el Uak e Sardò non hanno causato danni né vittime.
- Bollettino n. 516
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 31 ottobre 1941:
Nell’Africa settentrionale, sul fronte di Tobruk, nutrite azioni di fuoco delle nostre artiglierie. Velivoli britannici hanno rinnovato incursioni su Tripoli e Bengasi: qualche ferito e danni di scarsa entità. E’ stato accertato che durante l’attacco aereo su Bengasi, citato nel bollettino del 26 ottobre, un apparecchio nemico colpito dalla difesa c. a. è precipitato in mare.
In Africa orientale, azioni di elementi avanzati. Nel settore di Celga le nostre truppe hanno sventato tentativi di avvicinamento del nemico.
Nei pressi delle coste della Sicilia un aereo avversario è stato obbligato ad ammarare; l’equipaggio composto di tre sottufficiali canadesi è stato fatto prigioniero.
- Bollettino n. 888
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 31 ottobre 1942:
Sul fronte dell’Egitto la battaglia ha segnato ieri un tempo d’arresto; scontri di elementi esploranti e duelli di artiglierie hanno caratterizzato la giornata.
Alcuni mezzi blindati leggeri, che tentavano un’incursione nelle nostre retrovie, venivano prontamente individuati e distrutti. Reparti da caccia dell’Asse hanno vigorosamente contrastato l’attività dell’aviazione nemica e abbattuto in combattimento 7 apparecchi britannici; un altro è precipitato al suolo colpito dal tiro contraereo.
La ferrovia e la rotabile fra el Alamein e Hammam sono state bombardate con buoni risultati da una nostra formazione.
Nel Mediterraneo orientale velivoli italiani attaccavano due motovelieri, uno dei quali è da ritenersi affondato.
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