Nome | Giacomo Cesaroni |
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Luogo e data di nascita | Nepi (Vierbo), 1921 |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo o Specialità | Paracadutisti |
Grande unità | 185ª Divisione paracadutisti “Folgore” |
Reparto | 187º Reggimento paracadutisti “Folgore” |
Grado | Paracadutista |
Guerre |
Seconda Guerra Mondiale (Seconda battaglia di El Alamein) |
Luogo e data di morte | El Alamein (Egitto), 29 ottobre 1942 |
Motivazione della Medaglia d’Oro |
«Staffetta portaordini di compagnia, durante un intensissimo e tambureggiante fuoco di preparazione di artiglieria nemica, assicurava i collegamenti del comando con i vari centri di fuoco. Nel corso dell’attacco, benché ferito e grondante di sangue, portava a termine rischiose missioni. Nuovamente ferito rifiutava ogni soccorso e si offriva pel recapito di un messaggio al comando del battaglione. Al ritorno, ferito una terza volta nell’attraversare una zona scoperta molto battuta, pur immobilizzato negli arti inferiori, a forza di sole braccia e reggendosi sui gomiti, si portava al comando di compagnia e consegnava l’ordine ricevuto. Sentendo prossima la fine, al proprio comandante che lo sorreggeva dichiaravasi felice d’offrire la vita per l’Italia ma dolente di non poterla più servire. Deir El Munassib (A.S.), 29 ottobre 1942.» |
Riconoscimenti e altre decorazioni |