Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno successivo all’entrata in guerra fino all’8 settembre 1943, giorno della dichiarazione dell’Armistizio con gli Alleati, per un totale di 1.201 comunicati.
Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 138
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 23 ottobre 1940:
Nell’Africa settentrionale aerei nemici hanno attaccato le nostre truppe tra Sollum e Sidi el Barrani causando un morto e qualche ferito. Nella zona di Bugbug un nostro velivolo da caccia ha attaccato e posto in fuga due aerei da bombardamento nemici, tipo Wellington, colpendone gravemente uno, che è stato probabilmente abbattuto. La nostra aviazione ha bombardato la base navale di Porto Said. Il bombardamento della base navale di Alessandria, di cui al bollettino n. 137, è durato complessivamente due ore ed ha provocato nei magazzini e depositi del porto violente esplosioni e molti incendi. Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Nell’Africa orientale nostri aerei hanno attaccato il campo di aviazione di Bura, sul fiume Tana, spezzonando e mitragliando depositi di carburante e postazioni contraeree. L’aviazione nemica ha eseguito incursioni senza conseguenze su Bur Gavo e sugli aeroporti di Asmara e Gura.
- Bollettino n. 508
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 23 ottobre 1941:
Unità da caccia della R. Aeronautica hanno efficacemente mitragliato, nel pomeriggio di ieri, velivoli al suolo sull’aeroporto di Micabba (Malta). In successiva azione, nostri cacciatori hanno attaccato una formazione nemica: nel combattimento che ne è seguito, sei aerei del tipo Hurricane sono stati abbattuti in fiamme ed anche un settimo, gravemente colpito, è da considerarsi perduto. Tutti i nostri velivoli sono rientrati; uno solo è rimasto danneggiato. Si sono particolarmente distinti il gruppo comandato dal tenente colonnello Marco Minio – Paluello e le squadriglie dei capitani Antonio Larsimont – Pergameni e Mario Pluda.
Nella notte l’aeroporto di Micabba è stato nuovamente assoggettato ad offesa da parte dei nostri bombardieri.
Nell’Africa settentrionale, in azioni locali sul fronte di Tobruk, sono stati catturati alcuni prigionieri.
Apparecchi germanici hanno bombardato obiettivi della Piazzaforte provocando esplosioni.
Durante l’incursione su Tripoli, di cui al bollettino in data 21 ottobre, un aeroplano britannico è stato abbattuto.
In Africa orientale, scontri favorevoli alle nostre truppe che hanno inflitto perdite al nemico.
- Bollettino n. 880
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 23 ottobre 1942:
Nella giornata di ieri le opposte aviazioni hanno ancora duramente combattuto nel cielo egiziano e nuovi successi sono stati conseguiti dai cacciatori dell’Asse: risultano abbattuti 20 velivoli britannici, dei quali 5 dalla caccia italiana, 10 da quella germanica, 5 dalle batterie contraeree. Tutti i nostri apparecchi ritornavano alle basi.
Sul fronte terrestre, particolare attività esplorativa nel settore settentrionale.
Nostri bombardieri in picchiata hanno continuato le operazioni sugli aeroporti di Malta.
La notte scorsa, il nemico ha compiuto incursioni sulle città di Torino e Genova: a Torino, piccoli incendi prontamente domati; a Genova, l’attacco nemico effettuato da più ondate di aerei con lancio di bombe dirompenti ed incendiarie, ha assunto notevoli proporzioni causando danni rilevanti a fabbricati civili. E’ in corso l’accertamento
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