Nome | Eraldo Cabutto |
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Luogo e data di nascita | Barolo (Cuneo), 29 ottobre 1919 |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo o specialità | |
Reparto | 2ª divisione fanteria “Sforzesca” |
Unità | 54° reggimento fanteria “Umbria” |
Grado | Sergente maggiore |
Guerre |
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Data e Luogo di morte | Fronte del Don, 20 agosto 1942 |
Motivazione della Medaglia d’Oro |
«Sottufficiale di contabilità, nel corso di gravissimi combattimenti avendo notato che l’irresistibile pressione avversaria stava per aprirsi un varco nello schieramento del proprio battaglione, con pronta iniziativa, riunito un gruppo di audaci, fra scritturali e personale dei servizi, li conduceva all’assalto, infiammandoli col suo eroico esempio. Nel corso del combattimento, gravemente ferito alle gambe, persisteva nell’impari lotta e, sebbene immobilizzato a terra rifiutava i soccorsi continuando a battersi con indomito valore. Nuovamente colpito, opponeva il più fiero diniego a chi amorevolmente tentava di allontanarlo dalla linea del fuoco, e conscio della propria sorte ostinatamente volle rimanere su quel terreno che con tanta audacia e sacrificio aveva difeso. Esaurite le munizioni e lanciata l’ultima bomba, si abbatteva al suolo invocando con disperato amore la Patria lontana a cui aveva dedicato tutta la sua fiorente giovinezza. Fronte russo, 20 agosto 1942.» |
Riconoscimenti e altre decorazioni | Medaglia di bronzo al valor militare (Marizai fronte greco, 13 febbraio 1941) |
Dati tratti da: https://it.wikipedia.org/wiki/Eraldo_Cabutto