Nome | Pietro Bianchi |
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Data e luogo di nascita | Stradella (Pavia), 15 luglio 1915 |
Forza armata | Regia Aeronautica |
Specialità | Caccia Terrestre |
Squadra o stormo | 56º Stormo Caccia Terrestre |
Reparto | 20º Gruppo |
Unità | 352ª Squadriglia |
Grado | Maresciallo di 3ª classe |
Guerre e campagna |
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Data e Luogo di morte | Capo Pula (Cagliari), 2 agosto 1943 |
Motivazione della Medaglia d’Oro |
«Pilota da caccia di eccezionale valore. La sua ala sempre vittoriosa in tutti i cieli di battaglia affermava sempre più la sua abilità,. il coraggio e l’indomabile potenza della sua anima di soldato; in 27 aspri combattimenti quattro volte piegava personalmente il nemico e collaborava all’abbattimento di 56 aerei avversari. Durante l’ultimo ciclo operativo a difesa del suolo Sardo, nella stessa giornata, dopo un aspro combattimento vittorioso, volontario si offriva per incontrare ancora una volta il nemico e, sopraffatto dal numero, cadeva in un alone di gloria imperitura. Il mare accolse la sua spoglia di puro eroe per il quale il combattimento era la vita. — Cielo di Capo Pula (Cagliari), 2 agosto 1943.» |
Altre decorazioni e riconoscimenti |
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Dati tratti dal sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Bianchi_(aviatore)