Il Bollettino del Quartier Generale delle Forze armate venne diramato in Italia a partire dall’ 11 giugno 1940, giorno in cui venne emesso il n° 1, fino al tragico 8 settembre 1943, per un totale di 1.201 comunicati. Esso, come venne indicato nelle disposizioni ufficiali, a partire dal 15 giugno 1940, sarà diramato alle ore 13 e conterrà tutto quanto concernente lo svolgimento delle operazioni sino alle ore 24 del giorno precedente.
Il 19 novembre 1940 venivano diramate con il Foglio di disposizioni n. 5 del P.N.F. le direttive riguardo al contegno da tenere durante l’ascolto del Bollettino di guerra, che prescriveva fra l’altro:
Nei pubblici ritrovi, allorchè viene trasmesso per radio il Bollettino di guerra, i fascisti presenti lo ascoltino in piedi. Il pubblico non tarderà a uniformarsi a questa esempio di comprensione e di stile.
Noi abbiamo scelto di pubblicare gli stessi, raggruppando in un unico post tutti i bollettini emessi in quel giorno specifico, per tutti gli anni del conflitto mondiale.
- Bollettino n. 4
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 15 giugno 1940:
Sulla fronte alpina é stato perfezionato il previsto dispositivo occupando talune località d’oltre confine; tentativi nemici di ostacolare l’azione sono stati respinti e sono stati catturati alcuni prigionieri.
All’alba del giorno 13 unità della nostra marina si scontravano con una formazione navale nemica composta di incrociatori e siluranti. Ne è seguito un combattimento durante il quale sono entrate in azione anche le difese costiere della R. Marina. La torpediniera Calatafimi ha colpito con siluri due grosse cacciatorpediniere, una delle quali é affondata. Località della riviera ligure sono state colpite dal tiro delle navi nemiche: si contano alcuni morti e feriti tra la popolazione civile.
La R. Aeronautica, nonostante le avverse Condizioni atmosferiche, ha effettuato un nuovo e efficace bombardamento contro le opere militari di Malta e compiute numerose ricognizioni sulle basi nemiche. Un sommergibile nemico é stato affondato da nostri idrovolanti.
Nell’Africa Settentrionale Italiana il nemico ha rinnovato i suoi attacchi con numerosi elementi corazzati contro nostri posti di confine alla frontiera egiziana. Gli attacchi sono stati contenuti e la efficace azione della nostra aviazione con mitragliamenti e lancio di spezzoni a bassa quota ha ottenuto sensibili risultati. E’ stata intensa l’attività di ricognizione aerea sul territorio tunisino.
Nell’Africa Orientale Italiana l’aviazione, oltre a numerose ricognizioni oltre il confine, ha effettuato nella notte sul 13 incursioni a ondate sulla base aereo – navale di Aden, colpendo in pieno gli obiettivi e abbattendo un velivolo da caccia nemico; un nostro apparecchio non ha fatto ritorno. Nelle ore pomeridiane ha bombardato poi la base aerea di Wajir distruggendo tre apparecchi sul campo e danneggiando gravemente gli impianti. Tutti gli apparecchi sono rientrati. Nel pomeriggio del 12 e nella notte del 13 gli inglesi hanno bombardato il villaggio di Gobuen e l’aeroporto di Assab senza arrecare notevoli danni.
L’aviazione nemica ha effettuato alcune incursioni notturne su talune città dell’Italia centrale e settentrionale. I particolari vengono dati con apposito comunicato.
- Bollettino n. 375
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 15 giugno 1941:
Nella notte sul 14 la nostra aviazione ha bombardato la base navale di Alessandria.
Nell’Africa settentrionale, formazioni aeree italiane e germaniche hanno bombardato, a varie riprese, le fortificazioni di Tobruk, provocando vasti incendi: due Hurricane sono stati abbattuti nel cielo della Piazza. Il nemico ha compiuto incursioni aeree su Bengasi e su altre località della Cirenaica: due velivoli inglesi sono stati abbattuti dai cacciatori germanici; altro velivolo è stato abbattuto dal tiro della nostra difesa contraerea: il pilota è stato fatto prigioniero.
Nell’Egeo, lancio di bombe da parte di aerei inglesi sull’isola di Rodi. Nell’Africa orientale, la sera del io, abbiamo respinto un attacco nemico sul fiume Baro (Galla e Sidama), il maltempo e le pessime condizioni delle piste ostacolano i movimenti nostri e nemici. Nella zona di Gondar limitata attività delle artiglierie nemiche, controbattute dalle nostre.
Nel Mediterraneo un nostro sommergibile ha abbattuto un idrovolante tipo Sunderland.
Risulta che, durante le operazioni per l’occupazione di Creta, il sommergibile al comando del capitano di corvetta Gustavo Lovatelli, attaccata una formazione navale nemica, ha colpito con due siluri un cacciatorpediniere, affondandolo.
- Bollettino n. 745
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 15 giugno 1942:
Nella zona di Ain el Gazala vivace attività di artiglierie e di pattuglie. Le perdite subite dal nemico nei combattimenti dei giorni 12 e 13 sono salite a 69 carri armati e 13 cannoni distrutti o catturati. 700 uomini caduti prigionieri.
L’aviazione ha svolto efficaci attacchi su concentramenti di automezzi e di truppe nelle immediate retrovie avversarie: 8 automezzi blindati venivano incendiati, alcune decine di autocarri colpiti e danneggiati.
Nel Mediterraneo è in corso da ieri una violenta azione aeronavale contro due grossi convogli britannici fortemente scortati. A sgombro ultimato delle macerie il numero complessivo delle vittime dell’incursione nemica su Taranto, è salito a 99, di cui 12 non identificate.
746 s – 15 giugno
Uno dei due convogli di cui al bollettino n. 745, proveniente dall’Atlantico con scorta di numerose unità di linea e di due navi portaerei, avvistato dalla ricognizione alle prime ore del giorno 13 e seguito per tutta la giornata, é stato ieri ripetutamente attaccato dalle forze aeree italiane nel tratto di mare tra Sardegna e Tunisia.
Poderose formazioni di aerosiluranti, bombardieri in quota e tuffatori, tempestivamente concentrati sulle basi più opportune, si sono susseguite dall’alba al tramonto e hanno avuto ragione della reazione di fuoco delle navi di scorta e degli accaniti attacchi della caccia partita dalle navi portaerei.
Sono stati affondati due incrociatori, un cacciatorpediniere e quattro piroscafi. Una nave da battaglia, una portaerei, due incrociatori, un cacciatorpediniere e quattro piroscafi sono stati ripetutamente colpiti con siluri e bombe e gravemente danneggiati.
Negli aspri combattimenti che si sono impegnati ad ogni ritorno delle nostre formazioni offensive, 15 velivoli nemici sono stati abbattuti in fiamme. Venti velivoli italiani non sono rientrati alla base. Alcuni equipaggi sono stati tratti in salvo da idrovolanti di soccorso. Un comandante di stormo, un comandante di gruppo e due comandanti di squadriglia mancano all’appello. Tra gli equipaggi, parecchi feriti. Tre velivoli crivellati di colpi hanno potuto raggiungere il territorio nazionale. Le operazioni sono state riprese sin dalle prime ore di stamane e continuano contro le superstiti unità nemiche.
747 s – 15 giugno
La nuova fase della battaglia iniziatasi dopo la caduta di Bir Hacheim ha condotto, dopo sanguinosi combattimenti, alla separazione delle forze nemiche.
Le forze dell’Asse, superata Acroma e la Balbia, hanno raggiunto la costa. Tutte le grandi unità nemiche ad ovest, sono accerchiate. Il numero dei prigionieri e la mole del bottino non sono per ora calcolabili.
- Bollettino n. 1.116
Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 15 giugno 1943:
Nel Mediterraneo occidentale un nostro sommergibile, comandato dal tenente di vascello Luigi Andreotti da La Spezia, ha effettuato un duplice ardito attacco in superficie contro un convoglio fortemente scortato, colpendo due piroscafi da circa 10.000 tonnellate di cui uno risulta affondato.
L’arma aerea germanica attaccava obiettivi navali nelle acque di Pantelleria, colpendo con bombe un mezzo da sbarco e 6 navi trasporto di medio tonnellaggio.
L’aviazione avversaria, che ha agito ieri su Castelvetrano, perdeva 6 apparecchi dei quali, 3 su Pantelleria ed 1 su Capo Spartivento in combattimento, uno nella zona di Castelvetrano ad opera delle artiglierie contraeree, uno precipitato in fiamme nei dintorni di Marsala. Velivoli britannici hanno mitragliato motovelieri greci nei pressi delle Isole lonie: impegnati dalla caccia tedesca, due Bristol – Blenheim venivano abbattuti.
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