Nome | Achille Formis |
---|---|
Data e luogo di nascita | Padova, 1905 |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo o specialità | Carristi |
Reparto | 132ª Divisione corazzata “Ariete” |
Unità | 8° reggimento bersaglieri |
Grado | Sottotenente |
Guerre | Seconda Guerra Mondiale (Africa settentrionale) |
Data e Luogo di morte | Tobruch (Libia), 3 maggio 1941 |
Motivazione della Medaglia d’Oro | «Comandante di una sezione di cannoni anticarro, nel corso di operazioni di assedio e di attacco ad una munita piazzaforte, dava ripetute prove di ardire e di elevato spirito combattivo. Penetrato il suo battaglione nel cuore dei sistema fortificato nemico, e fatto segno a violenti contrattacchi di mezzi corazzati e di preponderanti forze di fanteria, col tiro preciso delle sue armi, contribuiva efficacemente al successo ed al consolidamento delle posizioni conquistate. Resisi, per effetto della violenta reazione dell’artiglieria nemica, inefficienti due pezzi della sua sezione e caduti quasi tutti i serventi, con ardimento e decisione, pari alla gravità della situazione, continuava da solo a far funzionare l’unico pezzo rimasto efficiente, centrando e fugando alcuni mezzi blindati. Inceppatosi anche l’ultimo cannone, si lanciava alla testa di un pugno di eroi in un’impari lotta a corpo a corpo contro le forze avversarie. Ferito gravemente da una raffica di pistola mitragliatrice, esortava i superstiti a non preoccuparsi di lui, e li incitava con inesausto ardore all’ardua pugna, finché colpito da una granata a mano cadeva da prode sul campo dell’onore. Fulgido esempio di ardimento e di valore personale, ferrea tempra di soldato e nobile figura di comandante.»
Bir Scerif (A.S.), 16 – 18 aprile 1941; Ras ci Medauar, 2 – 3 maggio 1941 |
Riconoscimenti e altre decorazioni |
|
Dati tratti da wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Achille_Formis_(militare)
Negli stessi combattimenti intorno a Tobruch, lo stesso giorno trovò la morte un altro valoroso ufficiale italiano, il tenente Giovanni Padovani, comandante del II battaglione dell’8° reggimento bersaglieri e anch’egli decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Sull’affascinante storia dei carristi italiani sono stati scritti molti libri fra cui ricordiamo il volume Ferra mole, ferreo cuore, che tratta le Battaglie dei Carristi della Centauro, dell’Ariete e della Littorio in Abissinia, Spagna, Albania, Libia, Egitto e Tunisia. Sotto riportiamo la recensione completa dello stesso:
Molti sono i libri che analizzano le caratteristiche tecniche dei mezzi corazzati italiani nella seconda guerra mondiale, ma pochi quelli che presentano in dettaglio gli uomini e le battaglie dell’arma corazzata italiana come questo libro: Dino Campini, già comandante il IV Btg. Carri M del 133° Rgt. Corazzato, dà un quadro vivido e storicamente accurato dei combattimenti delle unità carriste italiane in Abissinia, Spagna, Francia, Balcani, Libia, Egitto e Tunisia, ricostruendo gli scontri minori e le grandi battaglie alternando abilmente le relazioni ed i diari di guerra ufficiali e le testimonianze e i ricordi dei protagonisti, dai comandanti ai semplici carristi.
1 risposta »