La mattina del 29 aprile 1945 l’ex segretario del Partito Nazionale Fascista, l’uomo che più aveva incarnato lo spirito fascista, nonostante gli accadimenti del giorno prima, quando 15 fra i più alti esponenti del fascismo erano stati giustiziati nel comasco, non rinuncio alla dose quotidiana di esercizio ginnico. Venne sorpreso dai partigiani in tuta da ginnastica, il presente post è dedicato alla figura di Achille Starace:
“Starace, dove vai?” gli chiesero, per sentirsi rispondere: “Vado a prendere il caffè”
Per chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento consigliamo la lettura del libro Starace. Il mastino della rivoluzione fascista.
Dal racconto di chi l’ha conosciuto da vicino, dalle carte degli archivi storici, dalla memoria della famiglia, risorge la figura di uno dei gerarchi più chiacchierati ma meno conosciuti del regime fascista: le origini, l’incontro con Mussolini, l’ascesa del Partito nazionale fascista, la guerra dei dossier, la guerra in Etiopia, la disgrazia politica, l’isolamento e infine la morte che seppe affrontare con coraggio e dignità.