Nome | Augusto De Cobelli |
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Data e luogo di nascita | Novara, 5 giugno 1909 |
Forza armata | Esercito Cobelligerante Italiano |
Corpo o Specialità | Alpini |
Reparto | Gruppo di combattimento “Legnano” |
Unità | Battaglione “L’Aquila”, |
Grado | Maggiore s.p.e. (comandante del Battaglione l’Aquila) |
Guerre e campagne | Partì volontario per l’Africa Orientale Italiana, partecipando alle operazioni di grande polizia coloniale nel Goggiam e nell’Amhara e rientrando poi in Italia alla fine del 1939 per essere assegnato al Battaglione “Valtellina” del V Gruppo alpini “Valle”. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel giugno 1940, prende parte alle operazioni sul fronte occidentale. Nell’ottobre successivo, viene assegnato al battaglione “Tirano” del 5º reggimento e il 12 novembre parte per il fronte greco-albanese. Durante la campagna venne decorato con una Medaglia di bronzo al valor militare. Nell’aprile 1941, viene promosso capitano e dopo avere frequentato la Scuola di guerra, è assegnato allo Stato maggiore della 6ª Divisione alpina “Alpi Graie”. |
Data e Luogo di morte | Val d’Idice (Bologna), 23 marzo 1945 |
Motivazione della Medaglia d’Oro | «Ufficiale di leggendario valore, già ripetutamente distintosi in precedenti campagne, sapeva creare in pochi mesi dal nulla un battaglione alpino di saldissime qualità spirituali e operative che portava al fuoco suscitando l’ammirazione dei vecchi e già provati battaglioni del reggimento e delle truppe alleate. In una ricognizione da lui diretta oltre le linee, effettuata per valutare la consistenza dell’occupazione nemica, su di una posizione la cui conquista avrebbe meglio salvaguardato l’integrità della difesa e creata la necessaria premessa per la prossima azione offensiva, cadeva eroicamente. Col suo sacrificio egli volle infondere in ciascuno dei suoi alpini la sicurezza ed il mordente che nutriva nel proprio cuore. Ci è riuscito quando il suo esempio è diventato comandamento e la leggenda a tutti gli alpini ragionanti tra loro e di continuo del loro giovane maggiore che era andato più avanti di tutti e, che era caduto primo tra tutti, insegnando con così semplice naturalezza quale fosse la via dell’onore e della gloria.» — Valle Idice, 23 marzo 1945 |
Altre decorazioni e riconoscimenti |
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Dati tratti dal sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Augusto_De_Cobelli
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