Nome | Marcello De Salvia |
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Data e luogo di nascita | La Spezia, 3 ottobre 1920 |
Forza armata | Regia Aeronautica |
Specialità | Caccia Terrestre |
Squadra o stormo | |
Reparto | 24º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre |
Unità | 354ª Squadriglia Macchi G 50 Saetta |
Grado | Sergente |
Guerre | Seconda Guerra Mondiale (Campagna di Grecia) |
Data e Luogo di morte | Cielo di Albania, 4 marzo 1941 |
Motivazione della Medaglia d’Oro |
«Pura espressione della gioventù del Littorio, chiedeva ed otteneva, giovanissimo ancora, di essere assegnato ad un reparto di aviazione da caccia. Pilota di eccezionale valore, gregario sicuro e fedele, combattente tenace ed aggressivo, in più scontri aerei, contribuiva ad infliggere al nemico la perdita di numerosi velivoli. Durante un combattimento contro preponderanti forze nemiche, dopo avere strenuamente ed eroicamente sostenuta la lotta asperrima, si slanciava in soccorso di un gregario che, tagliato fuori dalla formazione, stava per essere sopraffatto. Una raffica nemica, colpendolo in pieno, stroncava con la sua fiorente giovinezza, l’ultimo suo gesto generoso degno della nobiltà d’animo e dell’ardimento che aveva caratterizzato la sua vita.» |
Altre decorazioni e riconoscimenti | L’Aeronautica Militare Italiana, con la motivazione “Prima ed Unica Medaglia d’Oro al Valor Militare che ha messo le ali a Frosinone”, gli ha intitolato il 72º Stormo |
Dati tratti dal sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_De_Salvia
Nel corso della stesso combattimento aereo del 4 marzo 1941, il Gruppo viene inviato a fornire copertura aerea ad una flottiglia della Regia Marina impegnata, dall’inizio del mese, in una missione di bombardamento navale contro postazioni nemiche dislocate sulla costa dell’Albania e formata dal cacciatorpediniere Augusto Riboty, dalla torpediniera Andromeda e da tre barche d’assalto MAS.
Avvisata del pericolo venne dato l’allarme e l’ordine di decollo immediato alle unità della britannica Royal Air Force dislocate in zona. La forza d’attacco era costituita da 15 bombardieri leggeri Bristol Blenheim, scortati da dieci caccia monoplani Hawker Hurricane e diciassette caccia biplani Gloster Gladiator.
La formazione britannica intercettò la forza navale italiana 10 miglia a sud di Valona e quando i Blenheim iniziarono a bombardare le unità navali, peraltro senza successo, la caccia italiana iniziò il combattimento aereo. Nel corso dello stesso vennero abbattuti cinque velivoli britannici e oltre a Da Silva trovò la morte anche il sottotenente pilota Nicolò Cobolli Gigli abbattuto mentre combatteva a bordo del suo 24º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre, anch’egli decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
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